La Storia di Irlanda (VIII) – Home Rule e Guerra di Indipendenza (1912 – 1922)

La Home Rule divenne certa nel 1910, quando il Partito Parlamentare Irlandese di John Redmond ottenne la maggioranza nella Camera dei Comuni, e il terzo progetto di legge della Home Rule fu proposto nel 1912. La resistenza Unionista fu immediata con la formazione dei Volontari di Ulster. Dalla parte opposta furono stabiliti i Volontari Irlandesi per affrontarli ed assicurare l’introduzione di un governo proprio.

John Redmond

John_Redmond_1917

In Settembre del 1914, appena dopo l’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Parlamento Britannico approvò il Terzo Progetto di Legge della Home Rule per stabilire l’autogoverno irlandese, ma il progetto fu sospeso a causa della guerra. Per assicurare la realizzazione della Home Rule dopo la guerra, i leader nazionalisti e il Partito Parlamentare Irlandese appoggiarono gli inglesi con la partecipazione dell’Irlanda nella Prima Guerra Mondiale contro la Triplice Intesa. I dirigenti più importanti dei Volontari Irlandesi si dimostrarono contrari a questa decisione, ma la maggior parte di questi entrò a formar parte del Volontari Nazionali che si arruolarono nei Regimenti Irlandesi dell’Esercito Britannico, nella 10 e 16 Divisioni (Irlandesi), mentre i volontari dell’Irlanda del Nord formarono la 36 Divisione (Ulster). Prima che la guerra finisse, la Gran Bretagna fece due grossi sforzi per rendere effettiva la Home Rule, il primo in Maggio del 1916 e il secondo durante il 1917-1918, ma le controparti irlandesi (Nazionalisti e Unionisti) non furono capaci di trovare un accordo per la temporanea o permanente esclusione dei territori dell’Ulster da questo accordo.

Poster favorevole all’Home Rule 

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Il periodo 1916-1921 fu di grande violenza politica e subbuglio, che finì con la separazione dell’Irlanda e l’indipendenza di 26 delle sue 32 province. Nel 1916 fu organizzata una rivolta militare a Dublino per ottenere l’indipendenza di Irlanda (conosciuto come Rivolta di Pasqua). Anche se il sostegno della popolazione fu ridotto, la violenza utilizzata per soffocare la rivolta ebbe come conseguenza che molte più persone sostenessero i ribelli. Nelle elezioni di Dicembre del 1918 il Partito dei ribelli, il Sinn Féin, vinse tre quarti dei seggi in Irlanda, e la sovranità di un Parlamento Repubblicano Irlandese fu stabilita sulle 32 province irlandesi.

Rivolta di Pasqua a Dublino

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Non disposti a scendere a patti con il Governo Britannico, l’Esercito Repubblicano Irlandese, esercito dell’appena dichiarata Repubblica Irlandese, iniziò una guerra di guerriglia contro la Gran Bretagna (Guerra di Indipendenza Irlandese) dal 1919 al 1921. Durante questi anni una legge emanata dal Parlamento del Regno Unito (Government of Ireland Act) concesse l’autogoverno in Irlanda dividendo l’isola in due parti che venivano rispettivamente chaiamti “Irlanda del Nord” e “Irlanda del Sud“. In Luglio del 1921 i Governi Irlandese e Britannico scesero a patti, e fu stabilita una tregua che fermò la guerra. In Dicembre del 1921 la Repubblica Irlandese venne abolita, e fu creato lo Stato Libero di Irlanda, un governo autosufficiente che entrava a formar parte del Commonwealth allo stesso livello del Canada e dell’Australia. Secondo i trattati, l’Irlanda del Nord avrebbe potuto diventare uno Stato Libero ma rimanere comunque dentro il Regno Unito, e così fece. Nel 1922 i due Governi ratificarono il Trattato, formalizzando l’indipendenza delle 26 province dello Stato Libero di Irlanda (che venne ribattezzato Irlanda nel 1937 e dichiarata una Repubblica nel 1949), mentre le 6 province dell’Irlanda del Nord, ottenendo la loro propria Home Rule, rimasero parte della Gran Bretagna. Per i prossimi 75 anni ogni territorio avrebbe fortemente seguito rispettivamente le ideologie Cattoliche o Protestanti, anche se questa differenza fu maggiore in Irlanda del Nord.

Attuale divisione della Repubblica di Irlanda e l’Irlanda del Nord

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